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Benvenuti nella App del Comune di Sant'Elia a Pianisi! Scoprite la cultura, il cibo buono e l'accogliente bellezza di questi luoghi. Seguite con noi percorsi che vi faranno innamorare.

Sant’Elia a Pianisi è situata a 666 metri sul livello del mare, a nord-est di Campobasso, da cui dista circa 30 chilometri. Il centro abitato è raggiungibile dal capoluogo percorrendo la fondovalle del Tappino fino all’altezza del bivio per Pietracatella; da quest'ultimo si arriva a Sant'Elia dopo 7 km. Invece, attraverso la SS 87 sia da Campobasso che da Termoli, deviando in prossimità della stazione ferroviaria di Ripabottoni, sulla 212 si raggiunge Sant'Elia percorrendo 9 km. Il paesaggio collinare, ricco di strade che si intersecano, offre agli amanti della natura panorami singolari con vegetazione fitta e rigogliosa. Il vento del Molise si insinua, come la nostalgia del viaggiatore, fra le ombre del castagno, dell’acacia, tra i profumi intensi del lauro o nell'argento eterno degli ulivi. E incontra, fragrante di natura fertile, il fico, il noce, il mandorlo, il ciliegio, il melo, il pero, la vite generosa. E a brillare all'orizzonte ci sono distese di grano, granturco, orzo. Campi di patate e fave, terra che nutre e accoglie un sole che porta bellezza infinita. E’ stato denominato Sant'Elia fino al R.D. del 26 marzo 1863, num. 1218, che autorizzò il comune a denominarsi Sant'Elia a Pianisi. La specificazione "a Pianisi" riprende il nome del luogo (Pianisi, dal latino planum, piano) da cui giunsero gli abitanti in seguito alla distruzione del castello omonimo voluta dal viceré spagnolo Moncada, per essersi ribellati al giogo di questi (1528). Già a quell'epoca Sant'Elia era un centro fiorente, per la mitezza del clima e per la ricchezza dei campi che avevano attirato gran parte degli abitanti dei borghi circostanti, quali Casalfano, Ficarola, San Nicola, Centocelle Si pensa che Sant'Elia nacque fra il declinare della dominazione longobarda e la venuta dei Normanni; forse un gruppo di fuggiaschi, di qualche castello o villaggio incenerito, si nascose tra le boscaglie di questo luogo e vi costruì le prime capanne ed una cappelletta, che dedicarono a Sant'Elia, protettore del fuoco. Oggi, fra i monumenti e le opere di pregio conserva il convento e la sua chiesa in cui si celano tesori artistici di rara bellezza: opere di finissimi artisti molisani come Paolo Gamba, Amedeo Trivisonno e Leo Paglione. Gioielli magnifici, come l'altare, interamente in legno intarsiato del 1741 ornato da sette tele di stile caravaggesco e il refettorio nel quale sono conservate “L’ultima Cena” e “L’Annunciazione”, due tele del XVIII secolo attribuite a Paolo Gamba e recentemente oggetto di un sapiente restauro che le ha riportate ad un superbo splendore.

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PSR Molise 2007/2013 “Attuazione dell’Approccio Leader” - PSL "Continuare nell'innovazione" - Misura 421 Cooperazione interterritoriale e transnazionale - Progetto “Borghi Rigenerati”
Azione 3 “Programma di promozione housing turistico e residenziale"

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  • June 24, 2015 Initial release